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Cos’è la

MACULOPATIA?

La degenerazione maculare o maculopatia è una patologia che colpisce la macula, la zona centrale della retina.

La macula è la regione in cui ha origine l’immagine che viene elaborata grazie a dei fotorecettori, cellule che si trovano all’interno della fovea, che trasformano i segnali luminosi in impulsi bioelettrici; consentendo una visione nitida e dettagliata dell’immagine che abbiamo di fronte.

Quando questo processo non funziona correttamente, il soggetto lamenterà una visione alterata, con immagini dai contorni e colori poco definiti. Per fattori diversi questi sintomi possono, però, degenerare e dare origine a una visione centrale distorta rispetto a quella laterale, che rimane più definita.

La maculopatia può colpire un solo occhio o entrambi, anche se il coinvolgimento bilaterale potrebbe accadere in tempi diversi.

È una patologia progressiva ed irreversibile, ma è possibile rallentarne o addirittura bloccarne il decorso se individuata per tempo e trattata con la terapia adeguata.

Le varie forme di maculopatia

Le degenerazioni che colpiscono la macula sono molteplici, così come numerose sono le cause scatenanti. Innanzitutto, è possibile distinguere tra:

  • Forma acquisita correlata all’età : colpisce solitamente entrambi gli occhi, di solito in tempi diversi e si riscontra soprattutto dopo i 50 anni di età, rappresentando la prima causa di ipovisione e cecità dopo i 65 anni. Si verifica in 2 diverse forme: quella secca (atrofica), più diffusa e quella umida (essudativa), meno frequente.
  • Forma ereditaria o congenita: la cui causa è legata a fattori genetici;
  • Forma miopica: che colpisce solitamente, ma non necessariamente, chi è affetto da una miopie importanti, superiore alle 6 diottrie. Questa condizione, caratterizzata da un all’allungamento anatomico del bulbo oculare, favorisce naturalmente l’insorgenza della patologia, coinvolgendo il polo posteriore dell’occhio;
  • Forma diabetica: che può colpire chi soffre di diabete. Si può verificare infatti un’edema maculare, dovuto ad un accumulo di liquidi nella parte centrale della retina, che riduce la capacità visiva.

I sintomi della maculopatia

I sintomi principali della maculopatia sono:

  • Perdita della capacità visiva centrale: Il soggetto può percepire soggettivamente una zona di non visione, ovvero una macchia scura (scotoma) al centro del campo visivo, che fa percepire solo in parte gli oggetti visualizzati.
  • Visione distorta e deformata delle immagini (metamorfopsia).
  • Alterazione della percezione dei colori
  • Diminuzione della sensibilità al contrasto

Diagnosi ed esami

Nella fase iniziale, il decorso della maculopatia è piuttosto lento e questo aspetto ne ritarda spesso la diagnosi, aumentando la possibilità che questa patologia degeneri verso forme più avanzate.

La diagnosi precoce con una visita oculistica completa è fondamentale, poiché sono disponibili alcuni trattamenti in grado di ritardare o ridurre la gravità della patologia.

Gli esami da effettuare per confermare la diagnosi di maculopatia sono:

  • Test di Amsler, un metodo soggettivo per evidenziare eventuali metamorfopsie.
  • Misura della capacità visiva.
  • Analisi del fondo oculare, per visualizzare la retina e le altre strutture del bulbo oculare.
  • Tomografia a coerenza ottica (OCT), per evidenziare un assottigliamento o un edema retinico.
  • Angio-tomografia a coerenza ottica (Angio-OCT)
  • Angiografia con verde di indocianina, per visualizzare i vasi sanguigni che irrorano la retina.

Il trattamento della patologia: le Iniezioni Intravitreali

Il trattamento dipende dal tipo specifico di maculopatia.

Per migliorare il microcircolo e il trofismo della retina, vengono somministrate terapie farmacologiche, molto spesso combinate a integratori (antiossidanti e vitamine) per ritardare la progressione della malattia.

Uno dei trattamenti principali per il trattamento della maculopatia è l’iniezione di farmaci per via intravitreale. Si tratta di farmaci (anti-VEGF) che limitano la crescita di vasi sanguigni anomali sotto la retina, limitando il danneggiamento all’interno dell’occhio. In particolare si tratta della terapia di riferimento nella maggior parte delle forme di degenerazione maculare essudativa, in assenza di controindicazioni sistemiche o locali.

Il trattamento può essere ripetuto più volte, ogni mese o due, fino a quando la malattia non si è stabilizzata. i Farmaci più nuovi, ormai in fase avanzata di studio, avranno lo scopo di aumentare l’efficacia sulla malattia riducendo il numero di iniezioni da eseguire.

L’iniezione intravitreale è indolore poiché viene applicato un collirio anestetico prima del trattamento.

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